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Pantelleria
unesperienza dellabitare
25-28 settembre 2003
a cura di Fabio Alfano
Imparare ad abitare
significa determinare relazioni vantaggiose tra noi e lo spazio che di
volta in volta scegliamo, o che si impone, come scenario della nostra
esperienza.
Questa possibilità presuppone però, conoscenza su cosa è
necessario o appunto vantaggioso per noi e conoscenza delle
molteplici potenzialità e influenze che lo spazio ha sul nostro
essere.
Ognuno di noi predilige determinati spazi, si sente in sintonia con alcuni
luoghi, risuona in presenza di alcune forme, è attratto da alcuni
colori, trova più mistero in alcuni segni o simboli,
e tutto
ciò si modifica costantemente nel tempo.
Queste relazioni tra luomo e il suo esterno coinvolgono più
livelli della individualità, la ricerca della loro qualità
non può essere guidata che da un istinto che sa riconoscere cosa
è giusto per ognuno di noi e cosa non lo è.
Il processo è duplice: listinto porta allesterno ciò
che più identifica linterno e parallelamente seleziona dellesterno
cosa è meglio per linterno.
Questo processo di definizione dei propri spazi può
essere svolto e soprattutto osservato soltanto in un luogo
idoneo.
Lisola di Pantelleria è un luogo idoneo in quanto luogo riconoscibile
nei suoi limiti fisici, con una identità non impositiva, in quanto
natura complessa, differenziata e integrata con un architettura
essenziale e ricca di possibilità per un abitare autentico.
15 persone di diversa provenienza dal 25 al 28 settembre 2003 si sono
portate sullisola per fare esperienza di questo abitare.
abitare il luogo
il dammuso
abitare
il sacro
il sese
la natura che abita
il giardino murato
abitare la natura
il muro nel paesaggio
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foto di Luca
Lo Monaco
foto
di Cinzia De Luca
foto
di Cinzia De Luca
foto
di Cinzia De Luca
foto
di Fabio Alfano
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