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abitare tra
INTERAZIONI uomo casa cosmo
nuove ricerche sullo spazio contemporaneo

PALERMO  MADRID  PORTO     gennaio 2003 - marzo 2004


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Intervento

spazio dell'attimo presente

Sebastiano Triscari

Cantieri Culturali alla Zisa - Spazio Ducrot Palermo, 18.01.03

 

 

 

 

 

 

 


Se l' ABITARETRA rimanda all'idea dello stare in mezzo tra due realtà, un suo aspetto particolare si può riscontrare nella nozione del tempo in architettura , dove l' ABITARETRA viene ricondotto a quella frazione infinitesimale dello spazio-tempo che voglio individuare come lo " spazio dell'attimo presente". Ciò che propongo è un'indagine scientifica che parte dall'osservazione al "microscopio" di un fare creativo legato alla percezione dello stare nell'attimo presente capace di generare un nuovo modo di abitare come conseguenza di un nuovo modo di stare-vedere.
Ma cosa intendo per spazio dell'attimo presente? Potremmo intenderlo come lo spazio-tempo che sta tra lo spazio dell'attimo passato e lo spazio dell'attimo futuro: un vissuto esistenziale istantaneo che toglie ad ogni uomo, progettista o utente, il peso del passato che non è più e l'angoscia del futuro che ancora non è.
Per capire l'importanza dello spazio-tempo basta ricordare le connessioni evidenti di quest'aspetto con il futurismo, con il cubismo oppure con la stessa metafisica, e qui ci fermiamo se vogliamo riferirci solo ad alcune importanti esperienze artistiche del secolo scorso. E' certo che la nozione dello spazio-tempo si è presentata fondamentale anche nelle esperienze del passato in un continuo ripetersi di moti nostalgici o di slanci utopici, spesso interagenti, di "romanticismi" o "goticismi".
Ora, procedendo dallo specifico del nostro mestiere, si può dire che pensare all'architettura come "l'abitare tra nell'attimo presente" richiede all'architetto progettista un continuo esercizio nel mettere a fuoco punti di vista e prospettive continuamente mutevoli essendo ogni attimo sempre diverso cambiando continuamente le condizioni, lo stato dei luoghi e le stesse persone coinvolte.
In questo mutare degli attimi, anche le interazioni uomo-casa-cosmo legati all'attimo presente diventano inevitabilmente infiniti negli infiniti istantanei attimi del vissuto, e nel contempo, di volta in volta, puntuali ad un luogo, ad una luce, ad un cielo e ad una terra particolare come ad un cliente particolare.
Se l'attimo presente viene riconosciuto come utile metodo ad una esperienza creativa-esistenziale spazio-temporale dell' ABITARETRA richiede di conseguenza al progettista la massima attenzione all'ascolto sia di ciò che gli sta intorno che dell'infinito mondo del committente, in un sempre continuo nuovo esercizio essendo ogni attimo presente diverso sia da quello che lo ha preceduto che da quello che lo seguirà . In quest'ottica nulla può essere dato per scontato, nessuna idea dell'attimo precedente, oramai fissa e preconcetta, può reggere al continuo mutare dell'attimo presente, così che ogni adesione agl'ismi del passato e ogni rincorsa sfrenata alla più recente modernità è costretta a lasciare il posto all'attimo presente .
Ma quale conseguenze può portare nell'abitare contemporaneo questa consapevolezza del continuo mutare dello spazio-tempo legato al mutare dell'attimo presente? E' un'esperienza comunicabile? Potrà forse generare una nuova visione collettiva dell'abitare e non più personale? Allora l'abitare tra si allargherebbe a tutti uomini!
Da questa modalità dell'ABITARETRA legata al tempo dell'attimo presente è scaturita questa casa che ho progettato qualche anno fa e che tutt'ora è in costruzione. La casa si trova a Tortorici, un paese sui Nebrodi in provincia di Messina.
Si tratta di una casa dove lo spazio sia esterno che interno è fortemente relazionato al luogo e ai suoi abitanti. La casa è pensata come spazio totale e unitario: dove la forma, pur semplice, è nata come il naturale adattarsi di una pelle sensibile al mutare del cielo, della terra, della luce e alla vita degli uomini che la abiteranno.