SCIENZA
E TECNOLOGIA
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La stessa
parola 'comunicazione' significa
'condivisione' e poichè tu ed io stiamo comunicando
in questo momento siamo uno, non tanto come unione
quanto piuttosto come unità.
Colin Cherry,
On Human Communications
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"Un essere umano
è parte di un tutto che chiamiamo 'universo', una parte limitata
nel tempo e nello spazio. Sperimenta se stesso, i pensieri e le sensazioni
come qualcosa di separato dal resto, in quella che è una specie
di illusione ottica della coscienza. Questa illusione è una sorte
di prigione che ci limita ai nostri desideri personali e all'affetto
per le poche persone che ci sono più vicine. Il nostro compito
è quello di liberarci da questa prigione, allargando in centri
concentrici la nostra compassione per abbracciare tutte le creature
viventi e tutta la natura nella sua bellezza. Analizzando e valutando
ogni giorno tutte le idee, ho capito che spesso tutti sono convinti
che una cosa sia impossibile, finchè arriva uno sprovveduto che
non lo sa e la realizza. La mente intuitiva è un dono sacro e
la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una
società che onora il servo e ha dimenticato il dono.
La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la
scienza è cieca.
La mia religione consiste di un'umile ammirazione per l'illimitato spirito
superiore che rivela se stesso nei leggeri dettagli che siamo capaci
di percepire con la nostra mente gracile e debole. Tanto più
avanza l'ulteriore evoluzione del genere umano, tanto più certo
mi sembra quel sentiero verso la genuina religiosità che non
si adagia sulla paura della vita, sulla paura della morte e sulla fede
cieca. Ogni persona seriamente risoluta nella ricerca della scienza
diventa convinta che nelle leggi dell'Universo si manifesta uno spirito
- uno spirito di gran lunga superiore a quello dell'uomo - e uno di
fronte al quale noi, con i nostri modesti poteri, dobbiamo sentirci
umili. Il sentimento religioso degli scienziati prende la forma di un
entusiastico stupore di fronte all'armonia della legge naturale, che
rivela una intelligenza di tale superiorità che, comparati con
essa, tutto il sistematico pensiero e l'azione del genere umano non
ne sono che un riflesso completamente insignificante. La cosa più
bella che possiamo sperimentare è il mistero; esso è la
sorgente di tutta la vera arte e la vera scienza. Tutto il nostro lodato
progresso tecnologico - la nostra molta civiltà - è come
la scure nella mano di un criminale patologico. Dovremmo stare attenti
a non fare dell'intelletto il nostro Dio; esso ha, certamente, muscoli
potenti, ma nessuna personalità. Chiunque si accinga a eleggere
se stesso come giudice del vero e della conoscenza è affondato
dalla risata degli Dei. Quando la soluzione è semplice, Dio sta
rispondendo. Dio non gioca a dadi con l'universo. Dio è sottile
ma non è malizioso. L'uomo che considera la propria vita e quella
dei suoi simili senza senso non è soltanto sfortunato ma è
quasi squalificato per vivere. L'autentica religione è il vero
vivente; vivente tutt'uno con l'anima, tutt'uno con la bontà
e la rettitudine. Due cose mi ispirano soggezione: i cieli stellati
sopra e l'universo morale dentro.
Io non credo affatto in un Dio personale che giudica l'uomo per il suo
operato.
Non posso immaginare un Dio che premi e punisca gli oggetti della sua
creazione, i cui fini siano modellati sui nostri, un Dio, in breve,
che non è che un riflesso della fragilità umana."
Albert Einstein
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