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centro studi sulla comunicazione

FABIO ALFANO
abitare, architettura, fotografia

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Quali spazi per l'uomo?
a cura di Fabio Alfano
5 - 27 maggio 2001, Padiglione Tre navate, Cantieri Culturali alla Zisa - Palermo
         


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INTRODUZIONE

 

L'epoca che stiamo vivendo, più di altre, vede l'uomo impegnato nella ricerca e nel riconoscimento di una pluralità di dimensioni del suo "essere" (dimensioni sensoriali, emozionali, mentali, "spirituali",...) che lo conduce ad attivare un processo continuo di integrazione di questa sua molteplicità in tutti gli ambiti della vita.

Questa particolare condizione ha, sicuramente, delle ripercussioni nelle questioni che riguardano lo spazio abitativo e, quindi, coinvolge e responsabilizza l'architettura e, in generale, tutta l'arte: gli spazi da "abitare" sono chiamati a riflettere, assecondare, esprimere nuove condizioni dettate da un uomo che svolge la sua vita intersecando quotidianamente piani e dimensioni differenti dell'esistenza.

La ricerca architettonica e artistica contemporanea, del resto, ci restituisce un ampio patrimonio di nozioni, informazioni, consapevolezze sullo spazio e sulle forme che lo compongono, e, quindi, sulle possibilità gestionali di esso a tutti i livelli (funzionali, figurativi, tecnici,...), che sollecitano e agevolano la necessità di definizione di nuove modalità interattive tra uomo e spazio e di nuove ipotesi abitative, per esempio riguardo la casa.

I modi per pervenire alla ideazione e alla produzione di nuovi spazi e nuove forme stanno anch'essi mutando nell'avvalersi sempre più di processualità che evidenziano il ruolo preminente della dimensione sintetico-intuitiva del progetto.

Da qui l'esigenza di organizzare delle occasioni di studio per mettere a punto alcune riflessioni su questi temi e formulare possibili risposte.

La mostra, pertanto, è il risultato di una ricerca (aperta) sull'abitare contemporaneo, riferita in particolare alla casa (luogo assolutamente rappresentativo nella contemporaneità), in relazione ai mutamenti che investono la società moderna, l'uomo e la sua nuova "coscienza".

Lo spazio domestico, protagonista della mostra, è analizzato in riferimento al senso e al valore che assume nella cultura attuale e alle relazioni-interazioni che determina in risposta alle esigenze di un uomo che si riconosce quale entità multidimensionale e in "connessione con il tutto": la casa quale microcosmo individuale, riconoscimento e immagine di sé, rappresentazione del proprio macrocosmo.

La mostra contiene alcuni testi ed una raccolta di esempi di case che indagano e attestano l'evoluzione del concetto di abitare, i temi, le questioni, le innovazioni che pone oggi l'organismo casa. L'obiettivo è riconoscere nella storia presente uno spostamento di direzione verso una essenza e una filosofia dell'abitare improntata sempre più di simbolismi, metafore, poeticità, interazioni spazio-uomo, benessere, significati, segni, funzioni nuove che danno riconoscimento anche agli aspetti più intangibili (ma non per questo meno presenti) dell'uomo come la necessità di scoprire e coltivare una propria dimensione "spirituale ", nei termini dettati dalla nostra modernità ("estensione" dell'uomo nell'infinito).

Una ulteriore sequenza di esempi di "case", selezionate in varie culture e lungo il percorso della storia, attestano come la necessità di rapportarsi con qualcosa al di fuori dell'uomo stesso, attraversando il mito, la religione, l'esoterismo, la cosmologia,... sia stata una esigenza che ha accompagnato sempre l'abitare declinandosi in varie forme.

La mostra, inoltre, raccoglie i progetti prodotti dagli studenti di architettura nel Laboratorio del II Seminario di Studi di Progettazione architettonica e artistica La casa dell'angelo relativamente al tema progettuale: una casa reale (quella abitata) dove "incontrare" un ipotetico angelo -assunto come uno dei simboli della modernità - e con esso tutta la complessità del nostro presente. Quale punto di vista altro, fuori dagli schemi ordinari, mediatore di realtà e dimensioni differenti, comunicatore di tutto ciò che per sua natura risulta intangibile, l'angelo sintetizza le tensioni, le esigenze, le contraddizioni, le certezze e le incertezze dell'uomo contemporaneo.

Alcuni artisti hanno affrontato lo stesso tema attraverso i loro mezzi espressivi integrando così la ricerca con il "punto di vista" dell';arte.

Una raccolta di video arte e alcune ricerche condotte dalle aziende del settore assieme ad alcuni designers completano il panorama tracciato.

La mostra così come è stata ideata e strutturata vuole restituire, attraverso la sua dimensione descrittiva ma anche emozionale, la legittimità e l'evidenza del tema, il carattere problematico e inclusivo, la molteplicità degli aspetti e delle questioni coinvolte, la possibilità di formulare risposte significative nei vari ambiti disciplinari interessati.

Fabio Alfano

 

 

 

 

 

 

 

 


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