anghelos
FABIO ALFANO |
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INTRODUZIONE
L'epoca che stiamo
vivendo, più di altre, vede l'uomo impegnato nella ricerca e nel
riconoscimento di una pluralità di dimensioni del suo "essere"
(dimensioni sensoriali, emozionali, mentali, "spirituali",...)
che lo conduce ad attivare un processo continuo di integrazione di questa
sua molteplicità in tutti gli ambiti della vita. Questa particolare
condizione ha, sicuramente, delle ripercussioni nelle questioni che riguardano
lo spazio abitativo e, quindi, coinvolge e responsabilizza l'architettura
e, in generale, tutta l'arte: gli spazi da "abitare" sono chiamati
a riflettere, assecondare, esprimere nuove condizioni dettate da un uomo
che svolge la sua vita intersecando quotidianamente piani e dimensioni
differenti dell'esistenza. La ricerca architettonica
e artistica contemporanea, del resto, ci restituisce un ampio patrimonio
di nozioni, informazioni, consapevolezze sullo spazio e sulle forme che
lo compongono, e, quindi, sulle possibilità gestionali di esso
a tutti i livelli (funzionali, figurativi, tecnici,...), che sollecitano
e agevolano la necessità di definizione di nuove modalità
interattive tra uomo e spazio e di nuove ipotesi abitative, per esempio
riguardo la casa. I modi per pervenire
alla ideazione e alla produzione di nuovi spazi e nuove forme stanno anch'essi
mutando nell'avvalersi sempre più di processualità che evidenziano
il ruolo preminente della dimensione sintetico-intuitiva del progetto. Da qui l'esigenza
di organizzare delle occasioni di studio per mettere a punto alcune riflessioni
su questi temi e formulare possibili risposte. La mostra, pertanto, è il risultato di una ricerca (aperta) sull'abitare contemporaneo, riferita in particolare alla casa (luogo assolutamente rappresentativo nella contemporaneità), in relazione ai mutamenti che investono la società moderna, l'uomo e la sua nuova "coscienza". Lo spazio domestico,
protagonista della mostra, è analizzato in riferimento al senso
e al valore che assume nella cultura attuale e alle relazioni-interazioni
che determina in risposta alle esigenze di un uomo che si riconosce quale
entità multidimensionale e in "connessione con il tutto":
la casa quale microcosmo individuale, riconoscimento e immagine di sé,
rappresentazione del proprio macrocosmo. La mostra contiene
alcuni testi ed una raccolta di esempi di case che indagano e attestano
l'evoluzione del concetto di abitare, i temi, le questioni, le innovazioni
che pone oggi l'organismo casa. L'obiettivo è riconoscere nella
storia presente uno spostamento di direzione verso una essenza e una filosofia
dell'abitare improntata sempre più di simbolismi, metafore, poeticità,
interazioni spazio-uomo, benessere, significati, segni, funzioni nuove
che danno riconoscimento anche agli aspetti più intangibili (ma
non per questo meno presenti) dell'uomo come la necessità di scoprire
e coltivare una propria dimensione "spirituale ", nei termini
dettati dalla nostra modernità ("estensione" dell'uomo
nell'infinito). Una ulteriore sequenza
di esempi di "case", selezionate in varie culture e lungo il
percorso della storia, attestano come la necessità di rapportarsi
con qualcosa al di fuori dell'uomo stesso, attraversando il mito, la religione,
l'esoterismo, la cosmologia,... sia stata una esigenza che ha accompagnato
sempre l'abitare declinandosi in varie forme. La mostra, inoltre,
raccoglie i progetti prodotti dagli studenti di architettura nel Laboratorio
del II Seminario di Studi di Progettazione architettonica e artistica
La casa dell'angelo relativamente al tema progettuale: una casa reale
(quella abitata) dove "incontrare" un ipotetico angelo -assunto
come uno dei simboli della modernità - e con esso tutta la complessità
del nostro presente. Quale punto di vista altro, fuori dagli schemi ordinari,
mediatore di realtà e dimensioni differenti, comunicatore di tutto
ciò che per sua natura risulta intangibile, l'angelo sintetizza
le tensioni, le esigenze, le contraddizioni, le certezze e le incertezze
dell'uomo contemporaneo. Alcuni artisti hanno
affrontato lo stesso tema attraverso i loro mezzi espressivi integrando
così la ricerca con il "punto di vista" dell';arte. Una raccolta di video
arte e alcune ricerche condotte dalle aziende del settore assieme ad alcuni
designers completano il panorama tracciato. La mostra così
come è stata ideata e strutturata vuole restituire, attraverso
la sua dimensione descrittiva ma anche emozionale, la legittimità
e l'evidenza del tema, il carattere problematico e inclusivo, la molteplicità
degli aspetti e delle questioni coinvolte, la possibilità di formulare
risposte significative nei vari ambiti disciplinari interessati.
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