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arte e architettura temi |
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L'epoca
che stiamo vivendo, più di altre, vede l'uomo impegnato nella ricerca
e nel riconoscimento di una pluralità di dimensioni del suo essere
(dimensioni fisiche, emozionali, mentali, spirituali,...) che lo conduce
ad attivare un processo continuo di integrazione di questa molteplicità
in tutti gli ambiti della sua vita. Questa
particolare condizione dell'uomo ha, sicuramente, delle rifluenze nelle
questioni che riguardano lo spazio abitativo e, quindi, coinvolge e responsabilizza
l'architettura e, in generale, tutta l'arte: gli spazi che l'uomo abita
sono chiamati a riflettere, assecondare, esprimere nuove condizioni dettate
da un uomo che svolge la sua vita intersecando quotidianamente piani e
dimensioni differenti della sua esistenza. La
ricerca architettonica e artistica contemporanea, del resto, ci sta restituendo
un ampio patrimonio di nozioni, informazioni, consapevolezze sullo spazio
e sulle forme che lo compongono, e quindi, sulle possibilità gestionali
di esso a tutti livelli (funzionali, figurativi, tecnici,...), che sollecitano
ed agevolano questa necessità di definizione di nuove modalità
interattive tra uomo e spazio e, anche, di nuove ipotesi abitative. I
modi per pervenire alla ideazione e alla produzione di nuovi spazi e nuove
forme stanno anch'essi mutando nell'avvalersi sempre più di processualità
che integrano la dimensione razionale-analitica del progetto con quella
sintetico-intuitiva. Da
qui l'esigenza di organizzare una ricerca, teorica e applicativa, per
mettere a punto alcune riflessioni su questi temi e formulare possibili
risposte. La
ricerca ha le seguenti finalità generali e specifiche: -
Uno studio sui "contenuti" e sui "modi" della trasformazione
dello spazio abitativo nel nostro presente fondata principalmente: sui
valori che definiscono la nostra modernità; sugli
aspetti comunicativo-espressivi dell'architettura e dell'arte in generale
quali condizioni sempre di più rilevate dalla nostra contemporaneità; sui
processi creativi che sottendono la configurazione del prodotto artistico-architettonico; sul
coinvolgimento, nell'esperienza progettuale, delle molteplici componenti
che delineano la personalità dell'uomo-progettista. -
La ricerca è un'occasione di riflessione sui valori dell'arte intesa
sia come dimensione esistenziale sia come disciplina con una sua specificità.
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La ricerca evidenzia le potenzialità di una sperimentazione integrata
tra architettura e le altre arti figurative. -
La ricerca propone una riflessione sull'uomo contemporaneo e sugli "spazi"
che esso vuole abitare in rapporto, soprattutto, a nuove esigenze dettate
dalla complessità di dimensioni che definiscono il suo essere e,
quindi, la sua esistenza. -
La ricerca pone l'occasione di formulare risposte a queste specifiche
necessità dell'uomo attraverso uno studio progettuale intorno al
tema della casa. -
La ricerca utilizza questa occasione progettuale per esplorare gli ambiti
di una nuova "coscienza" estetica relativa allo spazio e alla
forma.
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L'uomo
plasma l'ambiente in cui vive in modo che risulti in armonia con la
sua vita. Non si è dunque lontani dal vero pensando che l'uomo
si è modificato se la sua abitazione si presenta diversa. La
"sostanza abitativa" nel suo complesso modificherà
il proprio aspetto solo quando sarà cambiato l'uomo. Bruno Taut
...è
il poetare (das Dichten) che, in primissimo luogo, rende l'abitare un
abitare. Poetare è un autentico fare abitare (Wohenlassen). Ma
con quale mezzo noi perveniamo ad un'abitazione? Mediante il costruire
(Bauen). Poetare, in quanto far abitare, è un costruire. Martin Heidegger
...l'architettura
deve ricatturare le alte sfere della conoscenza e diventare cosmica
ancora; cioè la cosmogenesi attuale, che rappresenta i processi
di crescita. Questo cammino può produrre una moltitudine di nonsense
pretestuosi? Senza dubbio. Può diventare un altro linguaggio
formale o alla moda? Naturalmente come d'altronde è accaduto
ai principali movimenti degli ultimi cento anni. Garantirà una
buona architettura? No. Charles Jencks
Se
consideriamo il verbo abitare in senso lato ed essenziale, allora esso
denota il modo in cui i mortali adempiono al loro errare: dalla nascita
alla morte, sulla terra e sotto il cielo. Ovunque sia l'errare resta
l'essenza dell'abitare come lo stare tra terra e cielo, tra nascita
e morte, tra gioia e dolore, tra opera e parola. Se con questo molteplice
tra indichiamo il mondo, esso diventa la casa inabitata dai mortali.
Le singole dimore, i villaggi, le città, sono comunque opere
di architettura che radunano al di dentro e all'intorno il molteplice
tra. Gli edifici avvicinano la terra all'uomo, quale paesaggio abitato,
e pongono allo stesso tempo la vicinanza del dimorare insieme sotto
la vastità del cielo. Martin Heidegger
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